PROGETTO DI INNOVAZIONE DIDATTICA PER LIVELLI DI COMPETENZA A CLASSI APERTE

PROGETTO DI INNOVAZIONE DIDATTICA PER LIVELLI DI COMPETENZA A CLASSI APERTE
Premessa
La scuola ha l’obbligo di assicurare a tutti gli studenti il raggiungimento di alcuni livelli essenziali di competenza. Focalizzando l’attenzione sugli esiti degli studenti, intermedi e finali, si comprende che per fare ciò è necessario individuare aree di miglioramento ed azioni correttive, anche se ciò implica un cambiamento, con pratiche educative e didattiche innovative, modulando in maniera flessibile i processi e le attività proprio a partire dalle caratteristiche specifiche dei singoli studenti e dei gruppi di studenti.
Il progetto di innovazione didattica risponde coerentemente all'esigenza di ampliare l'offerta formativa in funzione dei bisogni cognitivi individuali destinando un periodo di attività didattica al recupero, consolidamento e potenziamento: l'organizzazione di gruppi per livelli di competenze facilita la risposta alle richieste dei diversi stili cognitivi e consente la progettazione di interventi didattici funzionali; attraverso la differenziazione dei percorsi si può effettuare potenziamento e recupero in maniera programmata, senza risorse aggiuntive richieste alle famiglie.
Il progetto classi aperte è stato pensato per rispondere Piano scuola 2020-2021 (Linee guida) e anche per cercare di sperimentare un nuovo tipo di didattica e di gestione della scuola, degli spazi e delle risorse umane. Poiché si tratta di un progetto in fieri è evidente che l'organizzazione, la programmazione, le valutazioni degli studenti hanno delle oggettive difficoltà che vanno considerate per migliorarlo. Il progetto ha però validità per i docenti di lettere che possono programmare le loro attività per livelli permettendo agli studenti anche un eventuale passaggio durante l'anno da un corso ad un altro.
Destinatari
Gli alunni della classe 1^ Odontotecnico e 1^ Ottico
Finalità
GARANTIRE IL SUCCESSO FORMATIVO DI TUTTI GLI STUDENTI
Dare la possibilità a ciascun alunno, senza discriminazioni, di apprendere al meglio i contenuti proposti, nel rispetto dei propri tempi e delle proprie potenzialità perseguendo lo scopo prioritario di contrastare la demotivazione e lo scarso impegno nello studio, per migliorarne il successo scolastico e l’apprendimento. Il concetto di successo formativo rimanda agli esiti degli studenti nel breve e medio periodo.
Tempi (il progetto avrà inizio il 27 settembre)
Il progetto si articolerà in tre fasi.
I FASE: DIDATTICA PER LIVELLI DI COMPETENZA la normale attività didattica è rimodulata
e riorganizzata, destinando ciascuna disciplina una quota oraria del 50% al progetto di innovazione didattica.
II FASE: PAUSA DIDATTICA si predispone una rimodulazione didattica, per consentire “la
pausa didattica” ovvero la sospensione dell’attività didattica, per alleggerire gli studenti dagli impegni scolastici quotidiani, dando loro modo di metabolizzare il lavoro svolto nel precedente periodo. I docenti organizzeranno attività di supporto sul metodo di studio, per favorire il lavoro di studio individuale al di fuori dell’orario scolastico, al fine consolidare il percorso affrontato nel mese precedente. Si effettueranno anche simulazioni di prove Invalsi.
III FASE: BATTERIA DI VERIFICHE si somministrano verifiche disciplinari relative al percorso
individuale svolto nella fase di didattica per competenze. Le verifiche avranno carattere sommativo, e saranno volte all’accertamento del possesso di conoscenze, competenze, capacità. 
Spazi
La scuola non è “uno spazio indifferente ma uno dei luoghi più significativi della nostra memoria”. Partendo dal presupposto che “l’ambiente può influenzare tutte le attività umane, creando barriere ma anche opportunità” bisogna ridisegnare lo spazio tradizionale dell’aula trasformandolo in un ambiente di apprendimento innovativo, spostando il focus sullo studente.
Il gruppo dei pari si deve poter muovere in uno spazio più ampio dell’aula, che può essere il laboratorio disciplinare ma anche uno spazio esterno all’edificio, uno spazio versatile e polifunzionale, facilmente configurabile e in grado di rispondere a contesti educativi sempre diversi.
In sintonia con le linee guida dell’edilizia scolastica si predispongono cinque ambienti diversi: la classe, in cui il ruolo del docente si fa più esplicito e diretto e in cui si pongono le basi e si traggono le conclusioni del percorso didattico complessivo, lo spazio laboratoriale che si presenta come un “atelier” ed è l’ambiente in cui lo studente si confronta con l’esperienza attraverso strumenti specifici, l’agorà ovvero lo spazio in cui condividere eventi o presentazioni in modalità plenaria, lo spazio individuale ove lo studente sviluppa un personale percorso di apprendimento in sintonia con i propri tempi e ritmi, con le proprie attitudini e propensione quello informale e di relax che offre occasioni per interagire in maniera informale con altre persone, per rilassarsi, o per avere accesso a risorse anche non correlate con le materie scolastiche.
Risorse
Personale docente, aule disciplinari, aula polivalente-ricreativa, laboratorio informatico, biblioteca, palestra e/o campo polivalente, laboratorio scientifico, agorà, tecnologie multimediali presenti nell’Istituto.
Metodi
a) CLASSI APERTE: due classi parallele vengono accorpate e riorganizzate in gruppi per livelli di competenza. La possibilità di interagire con docenti diversi dai propri è un'occasione di confronto con diverse modalità comunicative ed operative. L’incontro di ragazzi provenienti da classi diverse offre occasioni di confronto, socializzazione, integrazione. Le classi aperte permettono infatti di liberare molte energie creative, sia negli insegnanti sia negli studenti, per esempio attraverso l’emulazione e una sana competizione tra alunni di classi diverse. Le classi aperte permettono di poter eseguire una quantità maggiore di esercizi adatti alle capacità degli alunni e di sopperire, in parte, alle carenze dovute ad una mancanza di rielaborazione dei contenuti a casa.
b) COOPERATIVE LEARNING: Essenzialmente centrato su gruppi di lavoro eterogenei e costruttivi, sull’effettiva interdipendenza positiva dei ruoli e sull’uguaglianza delle opportunità di successo per tutti, il Cooperative Learning tende a creare un contesto educativo non competitivo, altamente responsabile e collaborativo, straordinariamente produttivo di processi cognitivi di ordine superiore.
c) PEER TUTORING/PEER EDUCATION: gruppi che lavorano su un argomento specifico e in cui coesistono alunni con diversi livelli di apprendimento sulla tematica: l’alunno/i tutor può essere di una classe superiore;
d) LABORATORI SUL METODO DI STUDIO: gruppo di alunni con difficoltà nel metodo che si confrontano tramite un altro alunno-tutor e/o il docente sui metodi più efficaci e li applicano
e) GRUPPO DI RICERCA: gruppi di alunni che svolgono attività autonoma di ricerca su internet/libri per approfondire o meglio comprendere tematiche scolastiche e non.
Obiettivi
◊ Permettere in modo più adeguato di colmare le lacune pregresse degli studenti e/o
potenziare le loro abilità già possedute.
◊ Sviluppare e/o consolidare le abilità trasversali di base.
◊ Migliorare le capacità intuitive e logiche.
◊ Incrementare l’autostima e la motivazione all’apprendimento.
◊ Favorire la socializzazione.
◊ Acquisire un valido metodo di studio.
◊ Migliorare i rapporti all’interno del gruppo classe e della scuola.
◊ Migliorare la relazione, la comunicazione e il confronto fra docenti.
Risultati attesi
Il progetto viene sperimentato per la prima volta nel nostro Istituto, studiato, idealizzato e sostenuto dal Dirigente Scolastico, Prof.ssa Lucia Di Paola e dai collaboratori del Dirigente,
Prof.ssa Linda Alfano e Prof. Angelo Antonelli.
Il risultato che tutti ci attendiamo è un miglioramento nei processi di apprendimento per tutti e per ciascuno, approfondendo e condividendo pratiche educativo-didattiche che favoriscano processi di inclusione di tutte le diversità, ribadendo un principio cardine della scuola pubblica, cioè quello di offrire a tutti le medesime opportunità, promuovendo le condizioni per “star bene e sentirsi a proprio agio” (autostima e fiducia in se stessi e negli altri) e “far bene” (senso dell’autoefficacia).
Il vero successo si raggiungerà solo quando il progetto dell’Istituzione scolastica verrà condiviso e sostenuto dalla prima agenzia educativa, la FAMIGLIA, senza la cui collaborazione strategica ogni sforzo sarebbe vano.

Chiamiamo “educazione” il coltivare

modalità diverse di andare dal passato

e dal presente verso il possibile.

JEROME BRUNER

Allegati

PROGETTO DI INNOVAZIONE DIDATTICA PER LIVELLI DI COMPETENZA A CLASSI APERTE.pdf